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07/10/2014
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Vienna 2012

La Tradizione

        SEMINARIO GIUDICI AIAT VIENNA 3-4 NOVEMBRE 2012
          dal punto di vista di Battista Battiston e Fabrizio Canali.

Sabato e domenica 3-4 Novembre abbiamo avuto l'opportunità e il privilegio di partecipare al seminario annuale dei Giudici AIAT,
in qualità di aspiranti giudici di Tradizione A.I.A.T.
Grazie all'invito rivoltoci con calore dagli amici Francesi, cui ringraziamo nelle persone di Bernard Puteaux e del Barone e Baronessa De Langlade, abbiamo potuto confrontarci con il resto dei Giudici d'Europa in merito alle opinioni riguardanti l'attacco di tradizione.
Il ritrovo era previsto alle ore 19.00 di venerdì 2 novembre presso l'Hotel Europa di Vienna per il brindisi di benvenuto ed il saluto degli organizzatori Mr.Peter e Mrs Hopler e Mr. Gawlik seguito da una simpatica cena convivialedi affiatamento tra i partecipanti.
Il giorno dopo, 3 Novembre, secondo il preciso programma dei lavori, siamo accompagnati in pullman presso il castello di Schloss Hof sul confine Slovacco a due passi da Bratislava, dove sono iniziati i lavori veri e propri ai tavoli di discussione.
Durante la mattinata il Barone De Langlade, presidente dell'AIAT ha affrontato tutti gli aspetti riguardanti i metodi di valutazione degli attacchi a cui i Giudici devono attenersi e ha esposto le modifiche al regolamento che sono state apportate per il 2013, naturalmente tutti hanno avuto modo di disquisire ed esporre i propri pensieri in merito, rendendo la discussione estremamente piacevole ed interessante.
Nel primo pomeriggio, dopo il pranzo, cinque attacchi del posto si sono susseguiti dinanzi ai nostri occhi per la valutazione pratica, una prova questa che serve a valutare la sintonia di giudizio da parte di tutti e soprattutto a saggiare la velocità di ognuno a distinguere pregi e difetti in un tempo limitato. Interessante da parte nostra potersi misurare  con Giudici affermati e scoprire che le nostre valutazioni coincidevano quasi perfettamente con le loro. Al termine è seguito il confronto tra tutti per l’analisi e la comparazione dei vari errori visionati con un dibattito circa le varie interpratazioni nazionali al fine di raggiungere un livello di valutazione  omogeneo.
La serata si è terminata con la cena conviviale in un ristorante del luogo, occasione per porre un dibattito su un particolare di un attacco a "tandem" terminato con la "bocciatura" generale di questa particolare interpretazione.
La mattina a seguire, dopo una passeggiata per le vie della città, ci siamo recati al palazzo dell'Alta Scuola di Equitazione di Vienna per lo spettacolo, mentre nel pomeriggio, dopo un breve spostamento in pullman, la visita al museo delle carrozze di Schonbrunn tappa d'obbligo prima di congedarci e fissarci tutti appuntamento al prossimo anno in Spagna.
Che conclusioni trarre da questa esperienza?
Proficua, per chi vuole come noi, proseguire il proprio cammino nella conoscenza della Tradizione ed arricchire il proprio bagaglio culturale e tecnico sul tema dei Concorsi Internazionali Attacchi di Tradizione.
Capire sicuramente le differenze che ci sono tra le varie nazioni, nonostante l'AIAT abbia avvicinato moltissimo i criteri di valutazione e capire infine a che livello è la Tradizione  Italiana.
Dal punto di vista italiano, possiamo sicuramente affermare che il nostro livello nella presentazione a livello Europeo è mediamente alto, molti dei nostri driver possono ben figurare nei più importanti concorsi europei, così come la qualità dei nostri cavalli è di ottimo livello. Quello che noi siamo ancora carenti in Italia è la conoscenza del Regolamento e lo svolgimento del Concorso di Tradizione. Molti guidatori non conoscono ancora il regolamento AIAT, non capiscono come si svolge e l'importanza che ha la prova ”routier” (percorso di campagna) e le prove di abilità nel bilancio della classifica finale e nessuno sino ad ora è stato in grado di dar loro spiegazioni. I Concorsi AIAT svolti in Italia sino ad ora hanno visto soltanto delle belle prove di presentazione con dei percorsi ostici che non hanno nulla a che vedere con il regolamento, ostacoli messi in modo approssimativo che hanno procurato confusione nei guidatori, cose che non giovano sicuramente a chi si volesse cimentare in concorsi di livello internazionale. La logistica del luogo è una cosa fondamentale per organizzare un evento che soddisfi le esigenze di tutti. Una voce a parte è stato il Concorso di Villa Manin, dove tutto è stato perfetto, una location perfetta per organizzare un Concorso di Tradizione degno di livello internazionale, unico neo la defezione da parte dei migliori equipaggi nazionali sempre restii ad affrontare piccole trasferte di un paio di giorni che rimangono sempre attaccati all’evento fuori porta.
In pratica, c'è l'estremo bisogno di
reintegrare Giudici Italiani di livello Internazionale, di formare Giudici nuovi da affiancare agli esistenti, delegati tecnici e costruttori di percorso, gente in grado di dare spiegazioni o di sostenere un briefing di una certa qualità, non c’è nulla da inventare, basta saper ascoltare con umiltà chi si è fatto una certa esperienza sui campi internazionali, di formare i guidatori istruendoli al fine di evitare incomprensioni e mugugni, altrimenti non vedremo mai una crescita dellaTRADIZIONE, sarà come sempre una festicciola che si conclude a pane e salame. Nelle nostre esperienze all'estero abbiamo potuto saggiare l'organizzazione si perfetta, ma la cosa che più ci ha colpito è la serietà con cui tutti affrontano le prove, l'agonismo che viene messo in campo, il combattere con il coltello tra i denti sapendo che ogni giudice di ostacolo è lì pronto a non regalarti niente, tutto questo sempre con cortesia e buon umore.  Questo è il Concorso di Tradizione AIAT, che se ben organizzato da a tutti la possibilità di ben figurare, questo è quello che bisogna metterci in testa se vogliamo che in futuro tutti i partecipanti possano tornarsene a casa soddisfatti, consci del risultato conseguito e non delusi e arrabbiati con nell’animo il proposito di non ripresentarsi mai più. Accrescere la conoscenza e la tecnica dei nostri concorrenti se si vuole che altri equipaggi Italiani al di fuori dei soliti  varchino le Alpi per ben figurare nel contesto Internazionale della Tradizione .

Per chi fosse interessato ad accrescere le proprie conoscenze circa il regolamento
A.I.A.T, sul sito tradizioneattacchi.eu ne può prendere visione alla pagina del menù: A.I.A.T, altri consigli alle pagine: Regole e rituali e : se ne parla
inviare E-MAIL al :ilgrandescudiere@alice.it per eventuali chiarimenti in merito, siamo a vostra disposizione.


 
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