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17/12/2019
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Drag-hunt

Eventi 2019

PORTO MANTOVANO
SOCIETA' DELLA CACCIA GONZAGA-ESTENSE

L’evento sportivo, assolutamente pacifico e incruento, è commemorativo delle vere cacce a cavallo che si tenevano sino a pochi anni fa in Inghilterra. Le origini di questo tipo di caccia hanno le proprie radici storiche in Inghilterra, quando per controllare l'aumento demografico delle volpi che predavano gli animali da cortile, i contadini le cacciavano con l'aiuto dei propri cani. Vi sono varie maniere di cacciare la volpe a cavallo, quella classica importata dall’Inghilterra o meglio ancora dall’Irlanda nella campagna romana un paio di secoli fa oppure con la “strusa” praticata dalle Società cacce alla volpe nel nord italia.

Organizzata dalla Società delle cacce alla volpe Gonzaga –Estense, nell’area del Parco del Mincio, domenica 31 marzo in una stupenda giornata di primavera, cavalieri e driver di sono ritrovati per un “Drag-hunt”. La caccia alla volpe come la conosciamo oggi è in realtà un evento sociale ormai totalmente indipendente dalle reali necessità che aveva un tempo, l'evento dura una mattinata intera e coinvolge molte persone sia a cavallo sia in carrozza, ognuna contraddistinta da un abito particolare a seconda del ruolo svolto, nonché una muta di cani che seguono le tracce di un tampone impregnato dell'urina di volpe e trascinato da un cavaliere lungo un certo itinerario.

Il Master, capo assoluto e indiscusso della caccia, ci saluta con il frustino, di una tipologia particolare e dà il primo squillo di corno; il Pack o muta dei cani, del Palmanova Hunt Club viene liberato. I Foxhound, cani per la caccia alla volpe, partono velocissimi abbaiando tutti insieme facendo un baccano infernale, subito vengono richiamati e zittiti dal “Whipper in” il controllore del “Pack”. In testa a tutti parte l’ “Huntsman” incaricato della ricerca della volpe, nel nostro caso della strusa. Dietro al “Pack” sta il “Wipper in” ed il “Master”, prof. Andrea Bandini capo supremo,  che precede il “Field” gruppo di tutti i cavalieri e amazzoni coadiuvato dal “Field master”.

I cavalli, chiamati "field hunter" o hunter, sono cavalcati da quanti seguono la caccia e sono l'animale tipico di molte cacce, anche se essi possono essere condotti anche a piedi durante l'atto proprio della caccia.

I cacciatori con il loro "destrieri" non si lanciano all’inseguimento di una volpe in carne e ossa ma della «strusa». Ovvero del fagotto imbevuto di urina dell’animale, portato in giro per il bosco da un cavaliere in modo da lasciare una traccia per il fiuto dei Foxhound, i cani utilizzati per la battuta. Quello dello "strusa" è uno stratagemma da sempre adottato a queste latitudini, da quando nel 1882 venne fondata la Società milanese per la caccia a cavallo.

La bellezza del paesaggio e la possibilità di seguire le fasi della caccia anche in carrozza, su di un percorso parallelo, sono un richiamo che ci ha regalato quelle forti e vere emozioni che soltanto le cose più semplici riescono a dare. Sebbene poco conosciuta e frequentata dai Driver, la caccia in carrozza è un’occasione per gustarsi una piacevole passeggiata in campagna, di incontrare gente nuova con la passione del cavallo, di abituare i nostri cavalli ad una situazione speciale che coinvolge in momenti di aggregazione con cavalli montati, di farsi nuove esperienze e conoscenze. E soprattutto di trascorrere una piacevole giornata in compagnia di nuovi amici.
Ringraziamo la Società della Caccia alla Volpe Gonzaga Estense per l'invito alla partecipazione, al proprietario della muta del "Palmanova hunt club", all'amica Sig.a Silvana Fasoli per l'invito a partecipare, con l'arrivederci ad una futura occassione.

“Tra i graditissimi ospiti, il Generale di Cavalleria Vittorio Varrà, Vicepresidente dell’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria e Presidente della Società Caccia alla Volpe, che con la sua presenza ha onorato questa caccia”.

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