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Le Dame in Carrozza
MODE DI TOELETTE
Una pagina di cronaca mondana da un giornale dell’epoca ci offre una minuziosa descrizione delle toilette da signore ad eventi mondani come le passeggiate sui boulevards. Riportiamo queste pagine per la curiosità delle nostre appassionate lettrici che seguono questa rubrica.
Non è nostro divisamento di tener dietro a tutte le mode degli Eleganti, massime in conto dell’abbigliamento, ma abbiamo promesso, di non lasciar però digiuni i nostri lettori, neanche di queste nozioni, e quindi vogliamo tener fede all’impegno nostro.
Il Corriere delle Dame se ne occupa di già ogni cinque giorni. L’Eco ogni settimana, e noi ci limiteremo a farne parola ad ogni mese; poiché teniamo per fermo, che ben piccolo sia il numero di quelli, che vogliono quasi ad ogni giorno cambiare un vestito o di cappello od altro qualsiasi vestimento, come occorrerebbe di fare, allorché volessero tener dietro ai tanti figurini di Mode che si pubblicano.
Dopo dunque aver presentato ai nostri associati qualche moda di abbigliamenti, del quale nessuno finora in Italia si era mai occupato; dopo aver offerto una Maschera in costume, noi crediamo, che possano essere aggradite delle belle che ci onorano del loro favore, alcune tracce di pettinature e variate toelette, che ci parvero degne delle loro osservazioni.
Esse sono estratte dalle più recenti, pervenute da Parigi, e ci presentano le acconciature più leggiadre, che furono degli amatori delle mode osservate in occasione della celebre passeggiata di Long Champs, che è il solito convegno annuo dell’attilatura (raffinatezza) parigina. Voluto dal duca di Monry venne inaugurato nel 1857, il Bois de Boulogne è un ippodromo della regione parigina situato a sud ovest di Parigi.
L’acconciatura delle due signore in cappelli, offre due opposti estremi: la prima è un elegante toelette da passeggio, mentre la seconda è una giovane acconciatura da fanciulla. E l’una e l’altra sono invenzione di Monsieur Gorniot, che è, come dicono i Francesi, una delle primissime illustrazioni artistiche che si vanti a Parigi in fatto di acconciature. Le due signore portano un cappellino di gros italiano, fattura di Madame di Duplissiz; mentre quelle in cuffia, sono acconciature con un bonnet alla Cauchosie, che non sappiamo veramente perché sia così chiamato, né forse lo sanno gli stessi parigini.
Passando dall’acconciatura agli abiti e alle toilette, riferiremo alcuni squarci di una lettera diretta da una signora di Parigi ad una sua cara amica della provincia. “Nei magazzini, ella scrive, meglio forniti in fatto di novità, le stoffe di seta a quadrati sono quelle di gran moda. Sono pure ricercatissimi i Taffetà d’Italia, ed i così detti Reps d’Istria, (quantunque nell’Istria non abbia mai esistito un telaio, che faccia un braccio di stoffa serica).
“I collari (colletti) continuano ad essere immensamente grandi e quindi incomodi. Le fogge di ricamo più nuove, sono quelle che porgono mazzolini di rose; il ricamo deve spiccare con gran rilievo. I nastri a sciarpa sono anch’essi a quadrati, e si allacciano con un fermaglio d’oro piuttosto massiccio. Le cinture fatte a nastro sono anch’esse a quadrati. Le scarpe devono essere in marocchino inglese del colore di ala di cantaride, (colore verde metallico con riflessi dorati) o se volete anche del colore d’acajou, (color mogano con riflessi ambr-
“Continua la moda degli abiti passati all’amido, che gonfiano lordamente la corporatura. Il color bianco, ed paglierino sono tra i due colori più prediletti. Le signore però amano la varietà delle mezze tinte, formano dei piacevoli contrasti col cilestrino pallido, col lillà e col bianco glacé. Queste screziature di tinte, che si dice quasi impercettibili (insaisissables) distinguono la dama a gusto squisito, da quella a tatto puramente volgare.”
Fra le singolarità di abbigliamento notato al passeggio di Long Champs, vi fu anche una carrozza tirata da quattro cavalli, colle bardature cesellate in argento, sulla foggia delle armature del medio evo. In quella carrozza dei mezzi tempi erano quattro signore vestite di bianco, con ornamenti bellissimi di fiori, e rassomigliavano ad una delle apparizioni fantastiche di d’Arlincout; perché il gusto così estroso, come fratello carnale del gusto capriccioso, non ha mai potuto staccarsi da madama la Moda; è nato con essa e forse morirà con essa……se pure la moda potrà morire”.
OGGI GIORNO IN CARROZZA
Se per la signora guidatrice il buon gusto prescrive maniche lunghe ed abito accollato, anche per le dame (passeggere) è più consono un abbigliamento raffinato e di buon gusto e quindi, niente esposizione di profonde scollature, niente esibizioni di braccia scoperte e niente gonne a tubino, abiti sempre sotto il ginocchio. I guanti potranno essere in seta o pelle secondo la stagione, anche in cotone bianchi o traforati, sempre abbinati all'abbigliamento. D'obbligo il cappello ampio e vaporoso, fissato con un nastro o spilloni. L'uso della copertina in un attacco da città, destinato a "mettere in mostra" abiti eleganti e toelette raffinate, appare inappropiato, in quanto ne offuscherebbe l'apparenza.