Adacquamento - tradizioneattacchi.eu

03/12/2024
Vai ai contenuti

Menu principale:

Adacquamento

Cavalli

DIZIONARIO UNIVERSALE  
D E L L E  A R T I  E  S C I E N Z E
-ADACQUAMENTO-


Adacquamento de'cavalli.
Per quanto poco viaggio far voglia una persona, sarebbe sempre ben fatto, che abbeverasse il suo cavallo della prima acqua buona, che incontra, nella Estate dopo sette ore della mattina, e nel Verno dopo le nove, o le dieci.
L' acqua moderatamente pura deve essere a tutte le altre preferita, conciò affinchè a mantener sano il cavallo non conferisce di pari nè l'acqua troppo chiara, e soverchio penetrante, nè l'acqua limacciosa, e puzzolente. Quantunque sia in voga il costume in Inghilterra di far galoppare, ed andare a tutta briglia i cavalli, dopo di avergli abbeverati, o adacquati, che noi diciamo corse di adacquamento, e la suppenghiamo da essi " nulladimeno il Signor Sollyſel, e molti altri Scrittori, che sono riputati i più esperti conoscitori della natura de cavalli, ci avvertono, esser questo uno de' peggiori, e più dannosi usi, che da noi praticar mai si possano, e che da questo non ne può in verun conto derivare alcun bene; ma che per lo contrario moltissimi cavalli perciò divengono bolsi.

Bevuto che abbia il cavallo un poco, dovrebbe il cocchiere o cozzone di stalla, che lo abbevera, levargli la testa dall'acqua per cinque, o sei volte, e tutte queste volte farlo fare alquanti passi, innanzi di ricondurlo a bere: Non è in necessità il cocchiere di temere d'abbeverarlo con una propria moderazione, anche quasi in ogni circostanza. Se il cavallo sia assai riscaldato, e che sudi smoderatamente, ed anche se non ha terminato il viaggio, che dee fare, e rimanganvi per anche quattro, o cinque miglia di carriera, sarà sempre cosa migliore, ch' egli lo adacqui, ed abbeveri un poco, di quello che farebbe se lo lasciasse senza punto di abbeverarlo; soltanto deve osservare il cocchiere, che se il cavallo nell'entrar che fa nell'acqua sia assai riscaldato, fa di mestieri, che quando esce dell'acqua, e si rimette in carriera, il suo passo non sia più lento di un trottar moderato, e ciò appunto, perchè non venga a raffreddarsi.

Viaggiando dee lasciarsi adacquare il cavallo in questa maniera, di acque, che s'incontrano per la strada, tali quali assai fiate possono essere, perchè se avvenga, che il cocchiere si fermi a rinfrescare, quando il cavallo è riscaldato, e sudato, fa di mestieri che non lo lasci abbeverare con abbondanza, e quanto vuole, nè per lungo tempo, perchè così verrebbe a porre in pericolo la vita di quello: e se il cavallo nel suo cammino non è stato adacquato, ed abbeverato in questa maniera, assai sovente l'eccessiva sua sete verrà ad impedire il suo abbiadamento, nè sarà capace per lo spazio di un'ora, o due di toccare alcuna sorta di biada, nè di porre la bocca sopra alcun cibo, ch'è di ordinario un tempo più lungo di quello, che perderebbe il cocchiere nel fermarsi ad adacquarlo; oltre di che ella è cosa evidente, come il cavallo senza cibarsi , e senza rinfrescarsi, lena non avrà mai nè fiato per proseguire il cammino.

Per lo contrario l'adacquarlo nella sopra divisata per viaggio, lo conserverà fresco, e ben disposto a mangiar la biada, qualunque siasi quella, che gli verrà messa innanzi; ed il cocchiere nelle sue posate, o rinfreschi, non verrà costretto a fermarsi per spazio maggiore di tempo, di quello, che di ordinario il rinfrescarsi richiede, avvegnachè allora l'abbiadatura, e l'adacquamento acconcio, porrà il cavallo in istato di rimettersi in via colla efficacia, e colla lena di prima, ed anche maggiore.
Se nella strada vi sia qualsivoglia acqua di poco fondo, un poco prima di giungere allo alloggio, od osteria, nella quale il cavallo dee fermarsi tutta la notte, ella è sempre buona, ed acconcia cosa, il farlo camminare per entro alla medesima, e non solo lasciargliene prendere una boccata, ma lasciarvelo più, e più volte camminare, ma che l'acqua non gli tocchi la pancia; avvegnachè, un adacquamento simigliante gli rinfrescherà le gambe, ed impedirà, che in esse vengono a calare degli umori.

Se il cavallo sarà estremamente riscaldato, e che pel cammino non si sarà usata la diligenza di somministrargli i convenienti adacquamenti, l’avena, che dovrà porgergli nella mangiatoia dovrà mollificarsi prima con un poco di birra; questa bagnatura lo indurrà a mangiare, quantunque non vi fosse stato per innanzi modo, nè verso di fargli porre la bocca sopra la biada asciutta.
Molti, e molti sono di avviso, che i cavalli alcuna volta vengano rovinati col dar loro la biada, prima di abbeverargli: ma afferma il Signor Sollyſer, che quantunque non vi sia il costume di dar loro la biada, se non dopo, nulladimeno non vi sarebbe alcun male ad abbiadare i cavalli tanto innanzi, che dopo l'abbeveramento; e che assai spesso è cosa acconcissima ed anche necessaria, e specialmente allorchè il cavallo è stato fatto correre sfrenatamente, e che si trova assai riscaldato.

Torna ai contenuti | Torna al menu