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Attrezzi per il Governo della mano
“Governo della mano " quell'operazione che l'uomo compie sul corpo del cavallo fregandolo reiteratamente e metodicamente con strumenti appositi, allo scopo di pulirlo, di abbellirlo, e di facilitare ed aiutare le funzioni della pelle.
Esso è un mezzo indispensabile alla conservazione della salute degli animali, i quali sottoposti regolarmente e giornalmente a questa operazione si mantengono più facilmente in salute e producono anche di più. Di ciò ne sono tutti persuasi e vi sono anche dei proverbi che lo indicano, e così i tedeschi dicono " un buon governo equivale a mezzo foraggio ", i francesi " il lavoro della striglia equivale ad un pugno di avena ", noi Italiani abbiamo il detto " il governo della mano è una seconda biada ", purtroppo tali massime vengono spesso dimenticate.
Il governo della mano deve esser fatto almeno una volta al giorno, ma possibilmente fuori dalla scuderia, poiché la polvere od altro sudiciume rimanga all’esterno. La striglia consiste in una spazzola con lamine d’ acciaio sottile concentriche, a distanza l’una dall'altra di circa due centimetri, a forma ovale, a margine ripiegato, e pieghettato, ad orlo frastagliato, il quale forma dei denti ottusi, ondeggianti che non strappano i peli, non danno disturbo alle pelli delicate, ed è anche economica; noi non esitiamo a consigliarla.
Torturo o boccione, è una treccia di paglia o di fieno ripiegata su se stessa, lunga circa 20-
Brusca, è una spazzola di crini o di setole di cinghiale munita di una forte coreggia ad ansa per il passaggio della mano. Si adopera in senso obliquo del pelo, dal basso in alto e viceversa, e per ripulirla si passa ogni due o tre colpi sui denti della striglia. Essa si adopera per togliere dalla pelle il sudiciume distaccato dalla striglia e dal torturo. Anch’essa coopera al massaggio della pelle.
Pettine , un pettine a denti grossi, lunghi e radi, a punte smusse, e serve per pettinare i crini. Fatto in corno, od in metallo. Deve essere adoperato con cura per non strappare i crini.
Curasnetta da piedi o cura piedi, è un arnese di fero curvo a punta smussa che serve per estrarre le sostanze estranee accumulate sotto il piede tra la suola ed il ferro, e nelle lacune laterali e mediana.
Coltello da sudore o raschietto o stecca, è una lama flessibile di legno o di metallo, fornita alle sue estremità di due manici di ferro o legno rotondi. Per la sua flessibilità si adatta alle curve della superficie del corpo, serve per togliere da essa l’acqua od il sudore abbondante, rendendo più facile e più sollecito l’asciugamento della pelle.
Spugna. Serve a lavare gli occhi, le narici, la bocca, le labbra, gli organi genitali esterni, l'ano. Ne occorrono due, una per gli organi genitali e per l’ano, ed una per le altre parti. Quando però non se ne hanno due, una, bisogna avere l'avvertenza di adoperarla prima per gli occhi e per altre parti, poi per l’ano ed organi genitali. Ad ogni cavallo deve essere destinata la sua spugna per evitare delle facili trasmissioni di malattie infettive, essendo la spugna un ottimo ricettacolo pei microrganismi patogeni. Bisogna aver cura di lavare la spugna tutte le volte che si fa il governo della mano, e di tanto in tanto disinfettarla immergendola in una soluzione di sublimato corrosivo all' 1% con aggiunta di acido cloridrico al 5 %.
Pezze o torcione. Sono pezze di lana e di tela di 40-
Modo di fare il governo della mano. Abbiamo già detto che si deve fare al di fuori della scuderia o della stalla. Prima di tutto attaccato il cavallo con una o due corde, si leva la coperta in modo da farla scivolare sul corpo del cavallo dalla regione del garrese verso la groppa. Si comincia quindi dal lato sinistro ed anteriormente: prima si fa uso della striglia, o del bruscone, indi si passa all' impiego del torturo di paglia; poi s' adopera la brusca. Fatto ciò si pettinano i crini del ciuffo, della criniera, della coda; poi si lava colle spugne le parti che devono essere lavate; indi si lavano i piedi e le estremità; poscia colla pezza di tela si asciugano le parti lavate; infine colla pezza di lana si liscia tutta la superficie del corpo. Fatto ciò si rimette la coperta stendendola dall' avanti all' indietro.
Vi sono alcuni animali i quali non si assoggettano tanto facilmente al governo della mano, ed allora bisogna usare mezzi coercitivi. Se cercano di mordere si mette la museruola; se danno calci o zampano coi piedi anteriori, si fa alzare un arto anteriore, o si fissa il piede al ginocchio con una balza solida: in questi ultimi casi bisogna mettere sotto loro una buona lettiera di paglia, perché, se si lasciassero cadere, non si feriscano. Qualche volta è necessario l’impiego del torcinaso, o dei paraocchi. Bisogna però aver pazienza ed andare cauti prima di arrivare a questi estremi. Occorrerà verificare che il cavallo non abbia subito traumi precedenti di malgoverno e adottare delle misure tali che pazientemente possano indurlo ad accettare il governo, non come un sintomo di pericolo ma di normalità.
Il governo della mano si può fare anche a macchina, come è stato adottato da alcune compagnie di trasporto che possiedono molti cavalli; La compagnia degli omnibus di Parigi l'ha perfezionata ed utilizzata, essa è messa in movimento dalla trazione di un cavallo, o dal vapore. Secondo il Lavalard in cinque minuti si farebbe il governo della mano ad un cavallo e viene a costare 35-