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Il distacco della vettura
Un cavallo è capace di sforzi di trazione momentanei di ragguardevole entità, ma tali sforzi non servono che al primo distacco della vettura. Nella marcie continuate lo sforzo di trazione è notevolmente inferiore a quello di primo distacco, perché si deve tener conto della fatica del cavallo, della durata e della velocità della marcia. Un cavallo robusto può trainare un carico uguale a cinque o sei volte il suo proprio peso, ma sarebbe schiacciato se lo si caricasse d’un peso uguale a quello del suo corpo.
Pertanto un cavallo del peso di Kg. 350 può trainare facilmente al passo, su di un piano press’a poco orizzontale, 1750 Kg. Percorrendo circa 3 ½ chilometri all’ora e per la durata di 8 a 9 ore. Questo peso, su buona strada e con cavalli corpulenti, può raggiungere 3000 chilogrammi ed anche più. Un grosso cavallo belga, Brabante, è in grado di trainare per 10 ore un carico di 5000 Kg.
Attaccato ad una carrozza, il cavallo di media statura, può trainare da 350 a 500 chilogrammi oltre il veicolo, e percorrere al trotto da 8 a 12 chilometri all’ora ed anche più per la durata di 5 ore. Sulle strade non piane, il carico va ridotto a seconda delle pendenze medesime. Alternando il passo col trotto il cavallo percorre dagli 8 ai 9 chilometri all’ora. Questi dati non sono assoluti, ma possono naturalmente variare in dipendenza dello stato delle strade, del peso della vettura, e del modo con cui essa è costrutta.
Nelle corse al trotto coi sedioli, che in questi ultimi tempi hanno preso un larghissimo sviluppo, si arrivò a tale punto di abilità, che nel 1913 a Lexingthon, il cavallo Ulhan ha trottato il miglio inglese di metri 1609 in 1’54’’ pari a 1’11’’1/2 per chilometro. Lo sforzo di trazione che il cavallo può esercitare per trainare una carrozza su suolo orizzontale, è tanto più piccolo quanto più la vettura è leggera, alte le ruote, piccolo il diametro dei fusi di sala e che il lubrificante delle sale, ed il modo di sospensione delle casse, siano il migliore.
I fabbricanti di carrozze si sono sempre studiati di evitare tutti quei pesi inutili che possono rendere più gravoso il traino, proporzionando convenientemente le diverse parti alle dimensioni da darsi alla carrozza, tenendo conto dell’uso a cui deve servire, ed alla comodità che deve possedere. Ciò si ottiene specialmente sostituendo, in alcune parti, l’acciaio al ferro. Questa sostituzione deve essere però fatta con precauzione, perché se l’acciaio è più robusto, la sua rottura può farsi più frequentemente che non quella del ferro, che un urto violento può deformare, ma non rompere.
Pesi approssimativi di qualche carrozza più usuale:
Biroccio kg. 120
Calesse ordinario kg. 200
Phaeton senza mantice kg. 280 a 320
Mylord kg. 330 a 420
Brougham kg. 400 a 450
Coupè kg. 480 a 580
Landau kg. 650 a 780
Coach con tutti gli accessori kg. 1200
Per quanto riguarda i carri da lavoro, si possono ritenere i seguenti dati approssimativi:
Carretta da 400 a 600 kg. Circa
Carrettone da 1200 a 1500 kg.
Carro a 4 ruote di campagna 700 kg.
Carro a 4 ruote di città 900 kg.
Indicazioni tratte da: L’arte di attaccare i cavalli, riferite all’anno 1915; da considerare con le opportune cautele, in quanto i cavalli attuali non vengono più lavorati sull’uso che se ne faceva al tempo.