Menu principale:
Autunno;
tempo di tosatura
Autunno; tempo di tosatura, tutti noi proprietari, dobbiamo affrontare questa operazione di toelettatura per i nostri cavalli, la tecnologia attuale ci permette di risolvere questa operazione in tempi brevi con poco dispendio di fatica. Ma come avveniva questa pratica nei tempi passati? riscopriamo insieme antiche immagini di attrezzi e notizie dei tempi.
La tosatura è un'operazione che consiste nel raccorciare i peli che coprono la superficie del corpo dei nostri animali domestici: essa può essere parziale o generale; è parziale quando si tagliano i peli di una parte del corpo; generale quando la tosatura si estende su tutto il corpo. Viene praticata, per uno scopo igienico esclusivo, in quasi tutti gli animali domestici, fanno eccezione i caprini e gli ovini ai quali si applica la tosatura a scopo industriale per raccogliere i peli, il valore dei quali è abbastanza alto, servendo essi generalmente per confezionare vestiti o come mezzo di riparo qualsiasi per l'uomo e per gli animali. La tosatura degli ovini rimonta ad epoche molto lontane da noi, quella degli altri animali e del cavallo in specie si è iniziato ad eseguirla verso il secolo XVIII, e fu per le prime volte eseguita sui muli.
La tosatura deve essere fatta fuori dall'abitazione degli animali, ed al riparo delle correnti d'aria; in quanto all'epoca, varia secondo la specie, il clima e lo scopo che con essa si vuole raggiungere, perciò parleremo prima della tosatura degli equini, poi dei cani, dei piccoli ruminanti, e dei grandi ruminanti.
Il periodo più opportuno per la tosatura sarebbe alla metà dell'autunno, e precisamente dal 15 ottobre al 15 novembre: secondo alcuni si potrebbe prolungare anche fino alla fine di dicembre, ma a noi non piace troppo. Alla metà d'autunno i peli crescono e si allungano fino a formare il mantello d'inverno, ed il freddo non è ancora sopraggiunto, in modo che l’animale ha tempo di abituarsi gradatamente ad una temperatura che va pure progressivamente abbassandosi, fino a che arriva il freddo e così non sente più tanto la sensazione della temperatura invernale, anche perché non è completamente nudo, essendo il pelo già un poco cresciuto.
Sarebbe una vera barbarie l’eseguire la tosatura in pieno inverno, e nello stesso tempo un pericolo per la salute dell’animale. Bisogna però tenere conto del clima, e così nei paesi nordici è meglio fare la tosatura dei cavalli più presto che nei paesi situati più verso il sud.
La tosatura non si deve fare, perché inutile, nei paesi meridionali ove i cavalli hanno un pelo fino in tutte le stagioni, come i cavalli arabi, od africani, ma il contrario avviene nei cavalli del nord, nei quali il mantello invernale diventa fitto e lungo ed allora è cosa conveniente in essi procedere alla tosatura, almeno parziale, costituendo essa un mezzo igienico e razionale.
Strumenti adoperati per la tosatura. Gli strumenti che vengono adoperati per la tosatura variano a seconda della specie animale, e così vi sono le tosatrici per cavalli, bovini, cani a pelo corto, e le tosatrici per ovini, caprini e cani a pelo lungo. Per tosare gli animali occorrono le forbici o cesoie, il pettine e le macchine tosatrici a mano a lame dentate, o la tosatrice automatica. Con quest’ ultima occorre un tempo brevissimo, però sono comode anche le tosatrici a mano: la tosatura colle cesoie o coll’abbruciatura dei peli mediante fiamma ad alcool od a gas è abbandonata.
Maniera di eseguire la tosatura nelle diverse specie. Mentre si pratica la tosatura, l’uomo incaricato a tale operazione deve prendere tutte le misure possibili per non essere danneggiato da atti di difesa che può compiere l’animale: perciò questi deve essere legato corto, o a due corde, e se è un individuo irrequieto ed irritabile si imbalzano le membra anteriori od anche si corica. Se si tratta dei bovini bisogna garantirsi dalle cornate, dai colpi di coda e dalle membra posteriori: si ottiene ciò legando molto corto l’animale in modo che la fronte tocchi la colonna od il muro, e si fissa la coda al garretto, e se è necessario s' imbalzano gli arti posteriori, prese tutte le precauzioni possibili e necessarie si procede alla tosatura.
La tosatura parziale si pratica sugli equini, bovini, cani. Negli equini si fa solo alle parti superiori del corpo, al di sotto di una linea che partendo dall'orecchio segue i lati del collo nel mezzo longitudinale, quindi attraversa la spalla, le coste, l'addome, le coscie. Vi sono altre forme di tosatura parziale ,e così in alcuni cavalli si lasciano i peli nelle regioni ove si appoggiano gli arnesi, la sella in particolare, o viceversa. Nei bovini si fa la tosatura solo delle parti superiori del corpo e della coda fino al fiocco.
La tosatura generale si pratica sugli equini, sui cani e sugli ovini. Bisogna in questo caso non tagliare i peli tattili che si trovano attorno alle labbra, alle narici ed agli occhi degli equini; " pure ottima cosa lasciare intatti i peli della corona del piede e quelli che si trovano internamente alle orecchie.
Dopo che gli animali hanno subita la tosatura, si rendono necessarie diverse misure igieniche specialmente per quanto riguarda il cavallo. Per alcuni giorni, nei momenti in cui il cavallo non è adibito al lavoro si deve coprirlo con coperta di lana, perché non avvenga una troppo attiva dispersione di calore dell' organismo; si deve mantenere una temperatura di 15-
Convenienza della tosatura. " L' argomento della tosatura " uno di quelli che sollevarono le maggiori polemiche sulla sua convenienza, ed essa ebbe degli indefessi sostenitori e degli accaniti avversari. Da un lato si dimostra con esperienze la sua utilità, dall'altro la si accusa di essere dannosa e perfino causa di malattie. L'argomento principale degli avversari è quello di sostenere che la tosatura è un’operazione contraria alle leggi naturali, perché per esse, d' inverno, gli animali hanno i peli più lunghi e fitti per difendersi dal freddo. Ma questa obbiezione viene facilmente ribattuta considerando quale immensa differenza vi è fra le condizioni di vita degli animali allo stato libero, e quelle degli animali allo stato domestico.
Questi sono protetti dalle inclemenze delle stagioni da abitazioni calde, da coperture, sono alimentati più lautamente e con sostanze più nutrienti in modo che non hanno bisogno di tutto quel pelo fitto e lungo che ricopre il corpo degli animali selvatici; ed anzi possono essere causa di malattia, allorché, ad esempio, bagnati di sudore, sono costretti a fermarsi in pieno vento o alla pioggia od alla neve. Giustamente a tale proposito scrive il Sanson: " Non occorre dimostrare più l’utilità igienica della tosatura degli animali. Per molto tempo fu disapprovata per una cattiva applicazione di quanto si riteneva legge naturale, sebbene l' esperienza ne dimostrasse i vantaggi in certe località, per gli animali da lavoro. Ora si sa che questi animali hanno piuttosto bisogno di essere protetti contro le conseguenze di una imperfetta funzione della cute, di quello che contro le intemperie mediante i lunghi peli.
Ad ogni modo la tosatura porta con sé una quantità di vantaggi che ne giustificano la pratica. Colla tosatura si toglie quel folto pelo che ricopre la superficie cutanea, facilitando così la pulizia del corpo, e quindi si rende più attiva la funzione della pelle. Oltre a ciò il cavallo coperto di lungo pelo suda molto e con facilità, ed il sudore si accumula e si raffredda fra i peli formando una vasta fascia che circonda il corpo, fredda ed umida. Lo Zundel ha constatato che nel cavallo sudato, col pelo lungo da inverno, lasciato a riposo, la temperatura si abbassa di 3°-