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11/03/2024
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Servitori

Scuderie

Osservazioni
sulla presenza dei servitori in carrozza.

Nel mondo degli attacchi di Tradizione, determinate condizioni ci sono ormai usuali quasi da prassi, consuetudini che si tramandano da sempre, e alle quali diamo frequentemente poca importanza. Poi a volte, osservando gli equipaggi in un Concorso di Tradizione o Eleganza sorgono delle piccole osservazioni che creano dei quesiti. Una domanda che ci siamo posti è di quanti servitori (groom) occorrano in un equipaggio, che sia esso singolo, pariglia, tiro a quattro ecc. Da chi e da che cosa è determinata la presenza di un certo numero di persone?

Abbiamo cercato di risalire a testi di settore e a immagini dell’epoca senza giungere a conclusioni specifiche. Nei testi consultati: Volpini, Tassinari, Gnecchi, Ferrari, ecc. non si trovano paragrafi specifici che indicassero dati prammatici sul numero dei servitori in carrozza delle varie tipologie.
Abitualmente nei concorsi odierni vediamo una persona per gli attacchi singoli (Gig) accanto al guidatore, solitamente un passeggero/a; un servitore in livrea nel caso di un Dos a Dos seduto sul lato posteriore. Un servitore per la pariglia, solitamente in livrea nelle carrozze sportive, più un cocchiere in caso di carrozze di servizio.

Molte volte il numero dei servitori dipende anche dalla tipologia del legno, in base alle sedute (posti) disponibili. Sempre due servitori nel caso dei tiri a quattro e oltre, più un cocchiere per le carrozze di servizio. Tralasciando le carrozze da piazza e da Posta che non rientrano in questo campo.
E’ osservando fotografie d’epoca che troviamo delle incongruenze che ci insinuano il dubbio su quale sia in verità il numero dei servitori.

Nel “Cocchiere” del Tassinari (1908) troviamo una nota che indica la presenza di due servitori; il cocchiere e il palafreniere:
“Quando il proprietario guidava personalmente il Phaeton e doveva scendere dalla carrozza, il palafreniere, scendeva dal seggiolino posteriore della vettura, prima che questa si fermasse, si portava alla testa dei cavalli e il cocchiere salendo dalla parte sinistra raccoglieva le redini dalle mani del signore e rimaneva seduto sulla serpa sino al suo ritorno, riconsegnando le redini per poi andare a sedersi sul sedile posteriore”. Questo ci conferma la presenza di due servitori con l’uso del Phaeton.

Il Volpini, nell’Arte di guidare i cavalli,(1915) al capitolo “Domestici al seguito”, ci fornisce un’altra indicazione: “Nei servizi di lusso, generalmente, uno o due domestici, stanno seduti su apposito sedile, posto dietro la carrozza”. Non si specifica se l’attacco sia in pariglia o un tiro a quattro, specifica “servizio di lusso” il che ci fa supporre l’utilizzo di una carrozza di servizio con cocchiere, il che porta ad avere tre servitori (cocchiere + due palafrenieri).

E’ pur vero che abbiamo imparato che nella Tradizione tutto è il contrario di tutto, abbiamo visione di immagini o stampe dell’epoca, di equipaggi con Phaeton in pariglia con un servitore oppure con due servitori; un attacco all’Eveque con due servitori; oppure di un tiro a quattro con un solo servitore; potremmo dire che il secondo è rimasto fuori campo?, ma abbiamo sempre il dubbio, perché allora l’altro non è sceso?
Difficile fare una regola sul numero dei cocchieri e servitori da carrozza presenti nelle case nobiliari, di certo più era alto il casato o il “borsellino”, e maggiore era il loro numero e più alto era il prestigio della casa. Un equipaggio al completo con servitori in alta uniforme a passeggio sul corso era sempre un segno di alto prestigio e di vanità.


Una vanità che già nel 700" aveva portato all’emanazione, da parte della regia amministrazione, di prammatiche per ridurre il lusso, come è riportato nel testo seguente che abbiamo ritrovato:

Introduzione allo studio delle prammatiche del Regno di Napoli 1777

Si proibisce l’oro, e l’argento ne’ paramenti di case, come padiglioni, Trabacche, ed altri mobili, e negli abiti, permettendosi soltanto piccola cosa di oro, le quali si specificano: si provvede come debbano essere gli ornamenti delle vesti, le gioi, i bottoni, rosette ed altro, con somma distinzione si provvede agli abiti de’ Servitori, e Staffieri, alle gualdrappe, guarnimenti di cavalli, di carrozze e di lettighe, proibendo sempre loro e l’argento.
Si vieta ad ognuno, andando a cavallo, o a piedi, di portare più di due <staffieri, o due Lacchè, ed a Paggi vestire tele di oro e portare ricami di seta o di oro.
Si rinnova la proibizione delle vesti, e degli ornamenti delle Carrozze & c. specificandosi quali debbono essere i guarnimenti (finimenti):
le Signore possono portare due Paggi, ed una carrozza appresso con quattro "Creati" dentro.



Creato: s. m. [dallo spagn. criado «allievo», poi «valletto, servo», part. pass. di criar «allevare», lat. creare].
Persona allevata in una famiglia o da essa dipendente; protetto, familiare di persona potente: per esser figliuol d’un c. del conte duca, è informato d’ogni cosa (Manzoni). A Napoli, erano detti creati, nel periodo del viceregno (sec. 16°-17°), i componenti dell’immensa servitù di cui si circondavano i nobili e i ricchi, e che costituivano un gruppo privilegiato in seno alla folla del popolo minuto.

Si danno intorno a ciò altri provvedimenti, ed in particolare per gli abiti, e per li concerti di gioie, che si danno alle spose: le signore non portano, che due Gentiluomini, e due paggi, con due carrozze in appresso, che sono capaci di quelli, non già Carrozze, o Sedie di rispetto: nessuno può portare più che due lacchè, o Staffieri, ed altri due la moglie, quando però vanno separati.


Carlo VI rinnovando nell’anno 1724 le antecedenti Prammatiche, per la riforma del numero dei Servitori, aggiunge la pena di quattro tratti di corda a tutti i Servitori che vanno in numero maggiore, la stessa pena si pratica contra di quei Servitori, che fermano le carrozze altrui con afferrare le briglie, o con dire, benché con segni a Cocchieri, che fermino: quando le dame vanno al numero di quattro unite in carrozza non portano, che sei Servitori di livrea; la stessa pena s’impone a Cocchieri che conducono le Carrozze appresso più del numero.

L’imposizione di non poter avere più di due staffieri o lacchè per carrozza ci porta a pensare che queste prammatiche abbiano dato origine a consuetudini che si sono tramandate sino ai giorni nostri, poi tutto è possibile.

E’ nel volume "L’art de conduire et d’atteler"
scritto dal Generale Faverot De Kerbrech anno 1903; che troviamo delle classificazioni molto più complete che ci permettono di fare chiarezza su questa particolare situazione degli equipaggi.

Gli equipaggi; le sue tradizioni e le sue regole.
Servitori in carrozza:

Charrette anglais:
porta un piccolo servitore.
Stanhope:
(tilbury senza capote) porta un servitore seduto accanto al proprietario.
Tilbury:
porta un servitore seduto accanto al proprietario.
Cabriolet:
porta un piccolo servitore in piedi dietro al proprietario, o seduto accanto al proprietario.
Carrick à pompe:
con due groom a cavallo, o un piccolo servitore in piedi dietro.
Dog-cart
: a due o quattro ruote porta un servitore.

Duc-Carrick: per pony, porta un servitore molto piccolo seduto dietro.
Petit Duck:
(per Dame) con o senza capote, porta un piccolo servitore seduto dietro.
Duc:
(per uomini) porta un servitore seduto dietro.
Pony-chaise:
porta un servitore dietro.
Phaeton:
con o senza capote, porta un servitore dietro.
Mylord:
rond (tondo) o carrè (quadrato) con seduta davanti a cassetta, porta un servitore o un valet de pied accanto al cocchiere.
Victoria:
 rond (tondo) o carrè (quadrato) con seduta anteriore sulla ralla, con o senza seduta posteriore, porta un servitore o un valet de pied, accanto al cocchiere se manca la seduta posteriore.


Petit Coupè: (carrè) porta un servitore o un valet de pied accanto al cocchiere.
Brougham:
a forma rotonda, porta un servitore o un valet de pied accanto al cocchiere.
Coupè de poste
: con seduta posteriore e cassetta davanti, con un servitore o un valet de pied dietro.
Petite Berline:
di forma rotonda o quadrata o a due fleche a collo di cigno, porta un valet de pied e due cocchieri.
Landau de poste:
a due colli di cigno con cassa cannè, con seduta posteriore e anteriore, porta un valet de pied e due servitori seduti dietro.
Calechè:
forma bateau (barca) porta un servitore o un valet de pied vicino al cocchiere.

Sociable à capote: rond o carrè, senza seduta posteriore, porta un servitore o un valet de pied accanto al cocchiere.
Questa carrozza può essere con o senza portiere. Essa ha sostituito l’antico calechè.
Sociable senza capote o Wourst
: vettura da parco, a seduta posteriore mobile, porta un servitore accanto al cocchiere, o dietro quando ci sono le due sedute.
Coach:
porta due servitori seduti sulla seduta dietro. Esistono due modelli: uno con la seduta in ferro posteriore, l’altro con la seduta posteriore in legno, da qui la denominazione di Drag.
Break:
i cui modelli variano all’infinito e sui quali possiamo mettere uno o due servitori.
Omnibus:
molto variabili come forme e grandezza, ma sui quali non possiamo mettere che un servitore accanto al cocchiere.


Carrozze a otto molle.

Mail Phaeton:
a fleche o a otto molle, porta due servitori seduti dietro.
Victoria:
a due luoghi, senza orfanella anteriore, porta un valet de pied seduto dietro.
Coupè Dorsay:
a forma di brougham, a una seduta porta un valet de pied accanto il cocchiere.
Grand coupè de ville
: porta due valet de pied in piedi dietro.

Non viene specificato il numero dei cavalli, se pariglia o tiro a quattro, viene solo specificata la tipologia del legno, il che già ci fornisce una linea guida specifica, sulla quale basarci per presentare al meglio i nostri equipaggi negli eventi di Tradizione.

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