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"Chainettes"
facciamo chiarezza!
Le chainettes; in italiano giungole a catena, unitamente allo strick in italiano freno o stricco, sono elementi che formano la completezza del finimento in Presentazione. Partiamo dal fatto che possono essere usate, ma non è un obbligo, con "legni" sportivi di alta qualità guidate dal proprietario in abbigliamento elegante con cilindro nero. Questo non significa che ogni carrozza da maitre debba utilizzare le catene, la normalità è la giungola in cuoio. Abbinate ad un finimento inglese in cuoio nero in vernice, naturalmente a collana, con i palafrenieri in alta uniforme, con livrea a sei bottoni e monogrammi in argento. Esse saranno la cosidetta "ciliegina sulla torta" a completamento di un equipaggio di lusso.
Catene autentiche in acciaio naturale dotate dei loro particolari moschettoni a forma di "otto" sono molto difficili da reperire, sicuramente contribuirebbero a conferire ad un "legno" autentico alto prestigio. La particolare conformazione degli anelli della catena gli conferiscono una linea "piatta" che ne impedisce l'aggrovigliamento, lasciandole, quando sono in uso quella particolarità di vedere le maglie in una continuità con un effetto rigido e al tempo stesso snodato.
In commercio si trovano delle ottime riproduzioni in acciaio cromato con moschettoni a copia di quelli originali accettate dai Giudici. Sgradevole sarebbe utilizzare delle catene di tipo comune ad anelli tondi e soprattutto utilizzare dei moschettoni da lavoro con chiusura di sicurezza annessa. Sarebbero veramente fuori luogo. Ricordiamo che le chainettes devono dare prestigio all'attacco, l'utilizzo di brutte copie deve essere penalizzato marcatamente dai Giudici.
Altro particolare di primaria importanza è la testa del timone, il terminale metallico sempre in ferro lucido o acciaio deve essere dotato di anelli mobili con anelli a forma di "O", che è il solo che può essere usato correttamente. Le "chainettes" d'epoca hanno una lunghezza tra i 90/95 centimetri, con ad una estremità un anello tondo più grande dove passa il moschettone che forma il nodo di chiusura sull'anello della testa del timone, poi si passa il moschettone nell'anello del maglione della collana e si regola l'aggancio del moschettone sugli anelli a misura richiesta con le tirelle.
Alcuni guidatori sono convinti che le chainettes siano obbligatorie per le carrozze guidate dal proprietario, anche se questi veste i panni del cocchiere. Dovendo fare chiarezza in merito ribadiamo che le chainettes sono una ricercatezza di eleganza che deve essere osservata in tutti i particolari di un equipaggio. Per questo ribadiamo: non devono assolutamente essere usate con carrozze di servizio, non devono assolutamente essere usate con finimento a pettorale che per tradizione è di origine ungherese e non prevede catene e mai con la testa del timone ad anelli fissi.
Le incongruenze macroscopiche non possono passare inosservate, soprattutto ai massimi livelli, per questo chi è chiamato a giudicare non deve mai sorvolare. Oggi il pericolo maggiore si annida in un'imitazione mal interpretata per mancata conoscenza dei principi che definiscono l'eleganza negli attacchi di Tradizione. Il lasciar correre, pensando che tutto vada bene porterà ad avere sempre più equipaggi che nulla avranno a che fare con il mondo delle redini lunghe di Tradizione, il voler fare a tutti i costi i "numeri" a scapito della qualità finirà per distruggere questo sport relegandolo a un livello di carnevalata.