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Della bardatura
La bardatura comprende tutto ciò che si pone sul corpo del cavallo, cioè collana, gualdrappa, sella, ecc. La collana serve a ritenere la martingala (al quale ufficio però talvolta non è destinata) ed allora è una banda di cuojo che cinge il collo del cavallo ove desso s'inserisce nelle spalle, avente una specie d'anello sul davanti per dove passa la martingala: o si usa da sola, ed in questo caso o serve ad impedire che la sella, salendo per erte strade , non si porti troppo sulle reni, od è un semplice ornamento, ed in tal caso dal suo mezzo sul davanti pende una lista di cuojo della medesima larghezza, od anche più stretta, che va ad unirsi alla cinghia della sella passando fra le gambe anteriori. La gualdrappa è un pezzo di panno o di stoffa, che il più delle volte piuttosto all'ornamento serve, di quello che all'utilità dessa si sottopone alla sella, e se è alquanto ampia può altresì servire ad evitare d'insudiciare gli abiti sfregando sul corpo del cavallo, allorché specialmente questo suda col moto.
Il sotto-
La sella che meglio conviene al modo di cavalcare da noi adottato è quella che dicesi all'inglese, da donna. Essa è più piana, e larga nella sua parte superiore e posteriore di quello lo sia una sella da uomo sul davanti è fornita di un sostegno biforcuto, il di cui ramo sinistro è alto tre quarti circa del destro, che ordinariamente ha l'altezza di sei a sette pollici, e nel quale si frappone la destra coscia, a fine di sostenerla più comodamente, e per tenersi più sicura in sella. Devesi pure osservare, che alla sua parte sinistra sia fornita di una sufficiente porzione di cuojo, per impedire che la gamba cada abbandonata dalla sella immediatamente sul guidalesco, e sulla spalla del cavallo; il che, oltre l'incomoda posizione, mancando di sostegno, darebbe luogo allo sfregamento della medesima sul corpo di lui, ed all'insudiciamento dell'abito, che ampio pende libero e svolazzante. Nella sua parte destra poi può ritenersi pressoché eguale alla sella d'uomo, eccetto che dessa è fornita di una piccola tasca per riporvi il fazzoletto, ecc. Tav. I. fig. 2.ª
Alla parte sinistra della sella pende una banda di cuojo, che mediante fibbia può essere a piacere accorciata o allungata: a questa banda di cuojo, detta staffile, sta affissa una specie di pantofola sostenuta nel mezzo da un'asta di metallo, le cui estremità passano per due fori praticati nei rami di un arco pure metallico sostenuto dalla suddetta banda di cuojo, in modo, che la pantofola possa muoversi con un moto d'altalena. Il suo uso è di ajutare la persona nel montare o scendere da cavallo, e di sostenere la gamba sinistra della donna, trovandosi seduta in sella, e dicesi ordinariamente staffa.
Tali staffe sono a mio credere le migliori e le più comunemente usitate a preferenza delle staffe alla francese, o sia da uomo, come dirò abbasso. A fine di potere con libertà allungare od accorciare la banda di cuojo o staffile, che porta la pantofola, praticasi con vantaggio di far passare la suddetta banda dal porta staffa che sta sotto l'aletta, e ripiegata, accompagnarla colla terza cinghia della sella, fissandovela dal lato destro presso al punto ove questa s'allaccia. Con questo semplice artificio si ottiene ancora che la sella meglio si tenga diritta in forza della pressione esercitata dalla gamba sinistra della donna sulla staffa medesima pressione che viene comunicata su tutta la sella. Si dà poi la preferenza alla staffa a pantofola, perché più facilmente sorte dal piede nel caso di qualche sventura (mentre usando della staffa alla francese, facile cosa si è che vi entri il piede e parte della gamba, e perché dal suo semplice meccanismo viene facilitato il moto dell'altalena, utile tanto, come diremo.