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REGOLAMENTO EVOLUZIONI
PER LA CAVALLERIA -
Regole per scegliere un morso adatto
alla bocca d'un cavallo.
L'imboccatura è la parte del morso che va in bocca al cavallo ed alla quale sono connesse le aste. Consiste in un semplice cannome di ferro vuoto e rotondo del diametro di 15 a 20 millimetri che deve appoggiare sulle barre precisamente dirimpetto all'incavo della barbozza. La sua lunghezza deve essere tale da sporgere appena dalle labbra del cavallo.
Se sporgesse molto scosterebbe troppo le aste della bocca, ed il barbazzale, invece di abbracciare interamente la barbozza, non vi aderirebbe che in pochi punti; se all'incontro fosse più corto della larghezza della bocca avverrebbe che le aste comprimerebbero sulle barre.
La scelta d'un morso che realmente si convenga alla bocca d'un cavallo si basa sull'esame intelligente ed accurato della lingua e della mandibola inferiore.
Perciò si dovrà riconoscere se la lingua è voluminosa o no, l'ampiezza del canale in cui questa s'adagia, la struttura delle barre e la larghezza del muso. Si determina la specie dell'imboccatura con i seguenti criteri. Quando il canàle della lingua è spazioso, la lingua sottile, le barre alte e taglienti e quindi più sensibili, l'imboccatura dev'essere grossa e diritta, cioè della prima specie. Quando il canale è stretto, la lingua grossa, le barre basse, tondeggianti e carnose, perciò meno sensibili, l'imboccatura dev'essere sottile con più o meno libertà di lingua, cioè della seconda o della terza specie. Misurando poi la larghezza della bocca e l'altezza della mandibola inferiore si stabilisce la lunghezza del cannone e l'altezza della stanghetta, dalle quali misure poi si ricavan l'altre, come più sopra si disse.
Prima imboccatura, o dolce (fig. 34). E' quasi retta, leggermente incurvata alla metà, e per tal forma poggia più sulla lingua i che sulle barre, le quali, i riparate così da essa, ricevono dal cannone minor impressione.
Seconda imboccatura, o a mezza libertà di lingua (fig.35). Ha una curvatura più dell'altra considerabile, e dove può stare gran parte della lingua senza essere troppo compressa, per modo che tal foggia di cannone appoggia ed esercita più azione sulle barre che sulla lingua.
Terza imboccatura, o ad intera libertà di lingua (fig. 36). E talmente arcata nel mezzo, da potervi contenere li beramente la lingua, in modo che il cannone esercita tutta la sua azione assolutamente sulle barre. La corda di un tal arco dev'essere uguale alla precisa misura del canale della lingua.
Per misurare esattamente la bocca del cavallo havvi il misuratore, specie di morso il cui cannone è graduato in millimetri con un'asta fissa e l'altra mobile (fig. 39).
Si adatta alla bocca appoggiandone l'asta fissa contro un lato e facendo scorrere l'altra fino al punto ove conviene fissarla. Dopo, togliendola dalla bocca, si ha espressa in millimetri la lunghezza del cannone adatto alla bocca del cavallo che si prese a misurare. Si può misurare anche la larghezza della bocca con un pezzetto di legno lungo da 0 a 200 mm, e circa la metà più fino del cannone d'un morso. Per usare tal sistema fa mestieri porsi dirimpetto al cavallo, porgli il legno in bocca come dovrebbe posarsi l'imboccatura, tenendolo colla mano destra in modo che il lato sinistro dell'indice tocchi verticalmente le labbra a sinistra, ed il lato destro dell'indice sinistro si appoggi ugualmente contro la parte destra delle labbra e tocchi l'estremità del legno ivi tagliato verticalmente, badando però di non comprimere nè spingere in su e labbra (fig. 40).
La lunghezza del legno fra i due indici segna la larghezza della bocca e si marca con una incisione nel punto che trovasi fra l'indice destro e il labbro sinistro. L'altezza della mandibola inferiore si misura introducendo l'indice della mano sinistra sotto la lingua, e mettendolo sulle barre precisamente ove deve appoggiare l'imboccatura. Contro questo dito s'appoggia l'estremità del legno tenuto colla mano destra in modo che l'indice aperto sia contro l'incavo della barbozza. Lo spazio fra i due indici dà l'altezza della mandibola (fig. 41).
N.B. Il morso colle proporzioni indicate nella 2° grandezza è generalmente il più comune pei cavalli della cavalleria, così pure il morso di 2° imboccatura è il più generale, mentre si deve andar guardinghi a metter quelli ad intiera libertà di lingua ossia di 3° imboccatura.