LE CARROZZE NEL CERIMONIALE DELLA CORTE SABAUDA
IN ETA' MODERNA
L'ultimo corso fu quello del febbraio 1729. Poi la guerra con la Francia si portò via lo Stato sabaudo e le sue cerimonie. Quando entrambi tornarono, con la Restaurazione, le splendide carrozze settecentesche erano andate distrutte, per cui i sovrani ne commissionarono di nuove. Fu allora che nacquero le grandi carrozze disegnate da Giacomo Pregliasco (1759 - 1825), destinate a esser usate dai sovrani sabaudi sino negli anni del Regno d'Italia e a far oggi mostra di sè nelle scuderie del Quirinale. Negli anni venti le nuove carrozze di corte erano ormai tanto conosciute da esser menzionate anche nelle guide turistiche della capitale. Nella Nuova guida de' forestieri per la real città di Torino del 1826, per esempio, alcuni passi erano dedicati alle "manifattura di vetture" di Luigi Rossi, la più grande e importante della capitale, e di Francesco Fraviga (1833). Nella prima era stata "formata l'ultima carrozza da parata di Sua Altezza Reale la principessa di Carignano, che fu ammirata dal pubblico pel suo ricchissimo ornato, vagamente distribuito con grande maestria e nobiltà"; nella seconda "l'ultima carrozza di parata, detta di rilascio, per sua Maestà la regina Maria Teresa". Quindici anni dopo, nel 1840, Davide Bertolotti nella sua Descrizione di Torino ricordava che nella rimessa da cocchi e da carrozze, tenuta lucida come uno specchio era osservabile la carrozza di gala con "le avventure di Telemaco dipinte dal Vacca". Due anni dopo le carrozze diedero bella mostra di sè nel corso di parata e di rispetto si avviavano a divenire, un decennio dopo l'altro, un'attrazione per viaggiatori curiosi.
CARROZZE REGALI - Cortei di gala di papi, principi e re pag. 58 - 59
ANDREA MERLOTTI