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FALSIFICAZIONE DEI CAVALLI Un'arte perfezionata.
Negli Annali dell'Instituto agronomico veterinario della provincia di Buenos Ayres, troviamo un interessante articolo sulla falsificazione dei cavalli, tolto dal Journal des Débats e crediamo utile riportarlo. Eccolo: Si sa che da poco tempo a questa parte si è riusciti a falsificare un po' di tutto. Persino le uova, secondo si dice, si fanno nell'America del Nord; non sono però cosi conosciuti i mezzi usati da certuni in rami più importanti del commercio. Si ha, per esempio, notizia di tutte le astuzie che usano i venditori di cavalli quando non sono molto scrupolosi? Gli eruditi pretendono che la parola maquignon (cozzone) Venga da maquillage. Per quanto avventurata sembri questa etimologia, il maquillage è precisamente la prima operazione alla quale il cozzone sottomette il cavallo appena lo ha comperato. I crini e la coda vengono uguagliati ed assottigliati per mezzo della depilazione e le continue e prolungate pettinature, in modo da dar loro l'aspetto fino e setoso dei crini dei cavalli di razza.
Per tutta la superficie del corpo si fa correre la rasiera, lasciando però il pelo dove sono difetti da nascondere, per esempio, nelle piegature troppo apparenti dei muscoli. Si accorcia l'unghia nella misura possibile affine di darle la leggerezza del cavallo elegante. Questa prima toilette ha di già una considerevole importanza pel buon aspetto dell'animale. L'alimento che gli si dà è misurato così da ottenere precisamente l'ingrasso che deve avere, nè più né meno.
È un vero ingrasso artificiale ottenuto per mezzo di paste tiepide, di crusca e farina. A questo si aggiunga l'uso gradevole di preparazioni arsenicali, che, come si sa, dànno al cavallo forme rotonde ed una specie di gonfiamento che produce l'illusione di una muscolatura poderosa.
Nel medesimo tempo l'arsenico comunica al pelo un aspetto brillante analogo a quello di un cavallo giovane, vigoroso ed in piena salute. Le frodi relative all'età dei cavalli posti in vendita sono le più frequenti.
Si sa che i cavalli raggiungono il loro maggior valore all'età di cinque o sei anni; per ciò i cozzoni si sforzano d'invecchiare l'aspetto dei cavalli giovani e ringiovanire i vecchi.
Siccome l'età si riconosce dalla dentatura, il cozzone riesce, per esempio, ad invecchiare la dentatura dei cavalli giovani strappando loro i denti di latte, la qual cosa sollecita l'apparizione dei nuovi.
È una frode usata di frequente, specialmente coi cavalli presentati alle Commissioni incaricate della rimonta dell’esercito.
I cavalli vecchi sono ringiovaniti colla limatura ed imbiancamento dei denti. Che viene chiamato dai cozzoni démarquer un cavallo vecchio.
I cavalli hanno sopra le tempie una cavità tanto più pronunciata quanto più avanzata è la loro età. I cozzoni riescono a riempirla soffiandovi aria sotto la pelle col mezzo di una paglia.
Gli occhi del cavallo d'età avanzata vengono lavati dal cozzone con soluzioni astringenti per diminuire la secrezione di umori dell'età senile.
Le orecchie di un cavallo indolente e linfatico si alzano per mezzo di vere pieghe autoplastiche praticate nella pelle delle orecchie stesse sopra la nuca.
Quando hanno terminate queste diverse operazioni, i cozzoni dicono che hanno rinfrescato la testa del cavallo. Pel corpo e per le membra la preparazione non è meno completa. Se l'animale è sprovvisto di crini nella coda, ve li aggiungono, ed in caso di necessità gli si pone una coda completamente nuova.
Il cozzone tinge i suoi animali secondo il gusto del giorno. Per mezzo di tinte appropriate fa scomparire dal pelo oscuro di un cavallo, le macchie bianche o grigie che risultano da una cicatrice o dalla vecchiaia, e col medesimo procedimento dà una tinta bella ed uniforme, nero -
Viceversa poi ad un cavallo completamente nero dipinge una macchia bianca, una stella , per esempio, in mezzo alla fronte.
Nel presentare il cavallo al compratore e nelle prove alle quali si sottomette, il cozzone ed i suoi aiutanti fanno sfoggio di tutte le loro abilità. In primo luogo, il cavallo viene zingembré, cioè per mezzo di razioni di ginepro impiegate come si sa, gli si cagiona un'irritazione che lo rende inquieto, vivo, nervoso, la qual cosa lo fa parere pieno di vigore e di energia naturale.
Quando il cavallo va al trotto largo, il suo conduttore porterà un bastone puntaguto del quale si servirà per fare che l'animale tenga la testa alzata. Se il cavallo zoppica, o è debole di garretto, sarà condotto da un ragazzo abile che ecciterà costantemente la sua attenzione e timore.
Se ha qualche difetto, qualche vizio, il cozzone riesce a dissimularlo al compratore, spaventando l'animale al momento in cui viene esaminato facendogli vedere un frustino, per esempio, col quale è stato crudelmente castigato prima.
Un cozzone abile, è capace di impedire al compratore che si accorga che il cavallo è guercio e perfin cieco.
Ammettiamo pure che tutto questo sia un poco esagerato, però non si può fare a meno di riconoscere che questa teoria della falsificazione di cavalli sia delle più seduttrici