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11/03/2024
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Pitturazione

Restauro

Sul modo di dipingere, di dorare, di verniciare, di stuccare e di tingere.

Della pitturazione degli equipaggi ad olio vernice pulita.

Non sappiamo da chi fu inventata la pittura ad olio: ora diremo che si distinguono due sorte di pitture ad olio; l'una semplice, e l'altra ad olio vernice pulita; la prima non richiede alcun preparato, nè vernice; l'altra all'opposto esige di essere perfettamente preparata da tinte dure, e vuole la vernice dopo applicata la tinta sull'oggetto. La pitturazione ad olio vernice pulita, è il capo d'opera della pittura ad olio, come la stemperatura a vernice pulita, è la stemperatura migliore che si conosca; esige maggior attenzione, ma i processi sono i medesimi di quella ad olio semplice. La differenza sta nelle preparazioni e nella maniera di finire il lavoro. Questa vernice presenta del lucido, e comunemente è adoperata negli oggetti di lusso, quali gli equipaggi di pregio.

Preparate il soggetto su cui volete dipingere con una impressione fatta di bianco, composta di biacca macinata finamente all'olio di lino, un poco di litargirio, e stemperata ad olio, in unione ad una piccola dose d'essenza.
Fate un fondo pulito, dandovi sette od otto mani di tinta soda: gli equipaggi ne ricevono anche dodici.
La tinta soda, si forma macinando finamente ad olio grasso, la biacca che non sia molto calcinata, e si stempera quindi coll'essenza: s'intende che queste tinte vengano date eguali.
Si passa sopra una pomice moderatamente.  
Con un pezzo di saja, si pulisce moderatamente, e non con forza. Questa saja sarà stata immersa in un bicchiere d'acqua, con entro della pomice passata a setaccio e icorporata all'acqua antecedentemente.

Dopo ciò, con una spugna inzuppata di acqua chiara, lavarete il vostro lavoro.
Scegliete quella tinta che desiderate, macinatela all'olio e stemperatela all'essenza. Se la passaste per un panno avanti d'impiegarla, sarebbe cosa ben fatta; e più distesa la darete, meglio vi verrà il lavoro.
Questa tinta la replicherete tre o quattro volte.
In seguito darete su di essa due o tre strati di vernice bianca allo spirito di vino, altrimenti vi servirete della vernice grassa.
10°
Questa vernice replicherete con sette od otto mani, avendo scrupolosa attenzione che sia asciutta la prima, avanti di dar la seconda, perchè vi verrebbero delle macchie.

Dell'impiego dei colori alla vernice.

Dipingere alla vernice, è quanto dire impiegare su d'ogni sorta d'oggetto, dei colori macinati e stemperati alla vernice, sia allo spirito di vino, sia ad olio. La regola generale è la seguente:
Mettete in primo luogo uno o due strati di bianco di allumina stemperato alla colla forte bollente.
Una mano di bianco d'apprestazione, come vi ho altre volte indicato.
Formatevi quindi uno stucco di mastice per passarlo nei fori che trovaste.
Passateci quindi la pomice perchè non vi sieno grossezze, come parimenti vi ho indicato.  
Quando il legno fosse unito e liscio, prendiamo ad esempio il grigio per colore da applicarvici.

Una libbra di biacca, azzurro o nero di carbone, o di avorio, saranno qui le materie coloranti. Mescolate il tutto in una pelle d'agnello, che legherete fortemente, perchè il colore non fugga; agitate questa pelle; e quindi passate il colore per un setaccio coperto.
Del colore che ritrarrete da questa operazione, prenderete due once e lo verserete in un vaso da verniciatore, per quindi applicarlo sul legno in discorso.
Secca che sarà la prima mano, metterete nella stessa quantità di vernice, un'oncia soltanto di colore, con che darete la seconda.
La terza, conterrà la stessa quantità di vernice, e lo stesso colore.
Purchè i colori siano secchi, potrete dare tutte e tre le mani in un giorno.

10° Se desideraste perfettamente lustrare la vostra opera, date anche una quarta mano, uguale alla dose della terza, e se vorrete, potete anco servirvi della vernice pura.
11°
Con tutte le altre tinte si procede in questo modo, ed è il solo che possa impiegare l'orpino, in tutta la sua bellezza, non togliendogli però i suoi gli inconvenienti.
12°
Si può questa vernice ottener con più sollecitudine, risparmiando l'incollamento, e il bianco d'apprestazione, cominciando addirittura dalle tinte, ma si perde l'effetto brillante.
13°
Volendo porre in opera queste vernici, bisogna servirsi del preparato vernice pulita, dando cioè in antecedenza al lavoro, uno strato di tinta soda, che raddolcito e pulito, gli si passa sopra colori alla vernice copale, o ad altra vernice seconda la tinta che si sceglie.

Maniera di decorare gli equipaggi

Supponiamo che la cassa di una vettura sia nuova, ed allora basterà uno strato d'impressione di bianco come ho accennato molte volte, dopo di che ci saranno dieci o dodici mani di tinta soda, per quindi impomiciare, ecc. Prendiamo a modo d'esempio un colore verde acqua; adunque...
Macinate della biacca all'essenza; macinate parimente all'essenza del verde di grigio cristallizzato; unite queste materie coloranti, e regolatevi nella quantità a norma del vostro bisogno; stemperatele alla vernice grassa bianca copale, ma avvertite di non macinare e stemperare se non quella quantità che vi occorre nel momento.
Datecene due o tre mani, e nell'ultima, aggiungeteci un poco di vernice.
Per otto o dieci volte passerete una vernice bianca copale, dopo che l'antecedente si sarà seccata.
Pulite quindi il vostro lavoro, e l'operazione sarà finita.  
Se questi equipaggi li voleste in fondo nero vernice pulita, dopo il primo strato d'impressione, darete dieci o dodici strati di tinta soda, e pulimento a pomice, ecc., prendete del nero d'avorio e stemperatelo finamente in una vernice chiamata Carabè ( dai Francesi Karabè) che è l'ambra od il succino, e con che darete due o tre mani bene uguali, avvertendo che l'ultima contenga un poco più di nero. In seguito ci passerete dieci o dodici mani di questa vernice, e quindi pulirete e lustrerete come ho già detto. Con questa vernice potrete formare tutti i fondi scuri, e colla copale i fondi chiari.   

Ruote di equipaggi

1° Date due o tre mani di biacca macinata all'olio di lino, e stemperata al medesimo olio.
2° Passate due o tre strati della tinta che scegliete, e verniciate se fosse chiara, con vernice bianca copale; se sceglieste un grigio metteteci della biacca macinata all'olio di noce, o di papavero; in seguito applicateci il grigio, la formazione di cui ho molte volte enunciato: s'intende che il grigio sarà macinato ad olio, e stemperato all'essenza; se preferiste poi il vermiglione, adoperate in luogo della Biacca, il rosso di Prussia, che macinerete ad olio con un poco di litargirio, e quindi stempererete, avvertendo che la prima mano darete con colore stemperato ad olio, e la seconda ad olio in unione all'essenza; la terza all'essenza, ed aggiungerete a questo rosso un poco di minio macinato ad olio.
E quando tutto sarà secco, voi passerete una mano di vernice allo spirito di vino, nel quale si stempera il vermiglione.
Se oltre a ciò vorrete più vaghezza e solidità, finita la suddetta operazione, darete due mani di vernice grassa, e sarete sicuri di un felice effetto.  

Treno di equipaggi

Si dipingono i treni degli equipaggi ad olio, con quella tinta che si giudica di più a proposito, tenendo lo stesso processo delle ruote sino all'applicazione della tinta, che, dopo avere applicato due mani di essa, si mette nella terza un poco di vernice grassa, ciò che contribuisce a mantenere vieppiù il colore. In quanto al resto, l'operazione è uguale a quella sopra indicata. Lavate pure coll'acqua il vostro oggetto se mai contenesse fango, o altro sudiciume, che invece di perdere di vaghezza, acquisterà sempre più solidità e bellezza.  

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