Corso FISE 18 - tradizioneattacchi.eu

Secondo appuntamento per il programma di tavole rotonde FISE, argomento della giornata "Le razze dei cavalli carrozzieri". Ospite d'eccezione visto l'argo-mento, chi più del Sig. Cesare Martignoni, illustre Driver Italiano che da sempre con i suoi cavalli di razza Gelderlander ne ha fatto uno stile di vita. La giornata aperta dall'avv. Carlo Misasi con gli ultimi aggiornamenti sulla situazione regolamenti FISE in evoluzione.  A seguire gli auguri di buon lavoro da parte della dott. Antonella Gigli, Direttore dei Musei Civici Palazzo Farnese.

GELDERLANGER: questo meraviglioso carrozziere prende il nome dalla terra in cui è iniziato il suo sviluppo: la Gheldria regione situata nella parte centrale dell'Olanda. Il gelder fa parte dei grandi carrozzieri nordici che sono stati plasmati, oltre che dall'opera umana, dalle condizioni ambientali e climatiche che troviamo in quella fascia di regioni comprese tra la Bretagna ed il mar Baltico; razze, che nel tempo si sono alternate, come: Breton postier, Normanno, Bidet noir du Cotantin, Gelderlander, Groninger, Frisone orientale, Oidenburger, Hanno-veraner, Holsteiner, Frederiksborg, Mecklemburghese e Prussiano orientale ne sono la riprova. Un argomento che ha vivamente appassionato i parte-cipanti al corso che non hanno lesinato commenti e domande.

Nel pomeriggio si è proseguiti con la visita delle carrozze ospitate nei saloni del Palazzo, una collezione che ospita numerosi legni di rilevanza storica, ai quali molto presto si aggiungeranno alcuni legni provenienti dal Museo della Scienza e della Tecnica di Milano. Un'operazione coordinata tra queste due importanti realtà museali Italiane, a dimostrazione che quando esiste una collaborazione tra due enti che fattivamente riescono a dialogare, grazie al dott. Marco Iezzi e alla dott. Antonella Gigli, si riescono ad ottenere dei buoni risultati.          

Un'occasione d’incontro il ritrovatisi qui ad osservare e discutere sulle carrozze di questo bellissimo patrimonio, che ogni volta ci svela qualche piccolo particolare nascosto, dei dettagli che volta per volta arricchiscono il nostro sapere. non c'è nulla di più istruttivo che osservare questi "legni" e osservarne il particolare e cercare di risalire al suo utilizzo nel contesto di un uso quotidiano. Cercando sempre di guardare le cose immedisamondoci nella mentalità dei tempi, ben diversa da quella odierna. Solo allora riusciremo a comprendere.