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HACKNEY: L’IMBOCCATURA
Per la maggior parte dei soggetti, un morso tipo Liverpool è il migliore. Sceglietene uno con un cannone di ragionevole spessore e che sia sufficientemente largo, onde evitare di comprimere le guance del cavallo. Infiliamo le redini nella prima chiamata ed agganciamo il barbozzale lento, tanto da far si che le guardie, tendendo leggermente le redini, si posizionino a 45° rispetto alle labbra. Ottimale sarebbe posizionare le redini al ponte anziché alla prima chiamata in modo da rendere l’azione della mano il più leggera possibile. Dobbiamo sempre tenere presente che a posizioni delle redini in chiamate basse, corrispondono maggiori difficoltà per l’addestratore in quanto il cavallo sarà maggiormente portato a difese.
Una volta attaccato l’hackney ad un rotabile a quattro ruote e possibilmente leggero, si comincia prima al passo poi al trotto senza forzare le andature ripetendo diverse volte questi allenamenti, fino a quando il cavallo non sarà sereno ed accetterà di buon grado quanto stiamo facendo. A questo punto si potrà provare a chiedere al cavallo di compiere alcuni passi ad andatura da”show” con lo strik un po’ accorciato, ma mai al punto da farlo appoggiare completamente al ferro del suddetto strik. Prove in questo senso non devono essere effettuate più di una o due volte la settimana. Nell’addestramento di questo tipo, la presenza di un esperto a terra è di valore incalcolabile. Solo questi può giudicare la correttezza delle andature, la posizione della testa, ecc.
Gran parte degli Hckneys hanno un portamento alto della testa, ma talvolta si trovano cavalli che fanno tendere troppo lo strik ed a cui non è stato insegnato sufficientemente a rilassare la schiena. In questo caso bisogna ricorrere al lavoro alla corda con l’uso della capra “spagnola”. Omettiamo questo tipo di lavoro in quanto descritto in molti testi di equitazione reperibili senza difficoltà. L’argomento da trattare senza esitazione e di primaria importanza per la riuscita di un buon addestramento è “la bocca”. Una buona bocca è importantissima per ogni cavallo ben addestrato, ma mai come per un Hackney da show, in nessun altro cavallo la bocca è cosi soggetta a riportare danneggiamenti.
Le parti della bocca a contatto del morso sono la lingua e le barre, le parti senza denti delle gengive della mascella inferiore, situate per la femmina fra i molari e gli incisivi, e per il maschio fra i molari e i canini. Le barre sono spesso descritte come molto sensibili, ma io penso che lo siano solo moderatamente. La maggior parte di noi conoscerà qualche individuo che preferisce togliersi la dentiera per masticare anche il più duro dei cibi senza causare nessun inconveniente. Così per i cavalli: ogni ferita, una volta guarita, rende le barre un po’ meno sensibili di quanto lo fossero prima, fino a che il cavallo diventa un validissimo tiratore. Ripetuti strattoni con le redini possono causare danni o fratture all’osso delle barre. Successivamente, la bocca sarà penosamente sofferente, ma l’osso si riparerà per calcificazione e avrà meno sensibilità di prima.