Montecatini 22/2 - tradizioneattacchi.eu

03/12/2024
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Montecatini 22/2

Eventi 2023

di Giuliano Comici

Montecatini Terme ed A.F.A.C. sono praticamente un unico soggetto. E Ferragosto è il tradizionale giorno in cui, da ormai sette anni e con sentimenti via via più positivi, questa unione si celebra: per rafforzarsi. Avrete letto anche negli anni scorsi il “reportage” sulla manifestazione che viene organizzata da “Incanto Liberty”, meritoria associazione di cittadini volontari, e che è ormai attesa anche dai turisti affezionati da tante stagioni alla Città delle Terme. E già qui c’è da fare una prima osservazione interessante. Il vulcanico Bruno Cotic ha proposto, assieme al presidente del gruppo che ci ha ospitato, Pierantonio Rossi, una volta che si sa che Montecatini - proprio quale luogo termale - è diventata patrimonio UNESCO assieme ad altre dieci località in Europa (una caratteristica non da poco...), di abbinare alle nostre carrozze gli altri dieci nominativi sparsi fra: Germania, Cechia, Austria, Francia e Regno Unito, e di organizzare, durante le nostre sfilate, un concorso con la giuria popolare che, dando un punteggio all’equipaggio preferito, rilanciava in classifica il nome del sito abbinatovi. Ovvio che il Team vincitore avrebbe ottenuto – come è stato – un premio d’onore particolare.

Di “Incanto Liberty” riferiamo al lettore in altra parte, qui vi racconteremo invece di un viaggio che per alcuni è iniziato dalle nostre parti (e per “nostre” s’intende quel Friuli dove A.F.A.C. è nata) e per altri invece si è originato da Mantova, Pavia o dalle più vicine località toscane di Prato e Poggio a Caiano. Qualche levataccia mattutina per i più lontani, una minima preoccupazione per il week end di Ferragosto che iniziava, peraltro subito tacitata dal fatto che tutti sono stati super previdenti ed hanno dedicato al viaggio quell’ora, ora e mezza in più - almeno in fase teorica - che poi è invece benefico ritrovarsi in tasca, se il viaggio medesimo si svolge liscio come l’olio. Ed in effetti è andata proprio così per tutti, nonostante, per coloro che sono scesi da Veneto ed Emilia, il vedere le paurose code “in salita” dal sud verso il nord Italia - nella mattina di sabato - abbia messo qualche brivido. Ma è stata fortuna meritata, perché anche uomo prudente “il ciel l’aiuta” (quelli dell’A.F.A.C. in primis sono anche allegri, come da proverbio, e da caratteristica sociale…). Meritata perché, i furgoni con le carrozze ed i vari van o trailer hanno viaggiato come una falange romana: puntuali, organizzati, previdenti. Nessuno ha avuto inconvenienti, ma nessuno è partito in ritardo o mal attrezzato.

Cosicché, con l’ausilio dei preziosi cellulari, già attivi per i primi a mettersi in moto alle 5.30 del mattino, la carovana è partita con Cotic che ha dato l’esempio presidenziale, Puntin che s’è ritrovato al minuto a Palmanova con chi proveniva da Gorizia e la carovana si è via via ingrossata, tanto che sembrava un film d’avventure. Telefonino che squilla: “dove sei?” - “sto entrando in autostrada” - “perfetto! Io sono a 500 metri dal casello vostro” – “gli altri di qui sono dietro di me, già tutti”. Questo il dialogo con Bolzon, Muccin, Tramontina-Chiaradia, Pezzutto, immessisi dal Pordenonese e poi via via così fino a ritrovarsi in area Cantagallo dopo Bologna e sotto agli Appennini da imboccare con la comodissima Variante di Valico. Prima ed unica sosta per andare. Qui colonna ingrossata da equipaggio Donati (siamo parlando di auto, le carrozze entrano in scena più avanti) mentre Canali, Bertagna e Maiocchi arrivano a Montecatini dal Ponente del Piemonte e dalla Bassa lombarda. Solo Bigatto raggiungerà l’ippodromo Sesana di Montecatini venendo da Saluzzo circa due ore dopo tutto il gruppo, ma “benissimo” in tempo per tutte le operazioni successive: scarico e controllo cavalli, parcheggio mezzi, cura finimenti e carrozze. I toscani Lascialfari, Tronci e Chiavacci non hanno nemmeno avuto bisogno dell’aiuto del satellitare per giungere a destinazione. E probabilmente nemmeno “Pino” Usai, ex fantino professionista che ha girato l’Italia dei purosangue, pur provenendo, qui, da Bollate – Milano.

Il programma del 2022 è stato un poco accorciato, ma sarà comunque “gran roba” per questo week-end in Valdinievole, con la partenza dall’Ippodromo verso il centro città sabato verso l’imbrunire, il rientro e la presentazione al pubblico delle corse al trotto, dopo quella ufficiale invece fatta su di una delle strade più affollate dalla movida. Domenica è previsto un bel giro che parte con le carrozze allineate in ordine di numero davanti al Tettuccio, immagine classica del “bel mondo che fu” e poi, dopo svariate evoluzioni nel Parco delle Terme, con presentazione equipaggi davanti a ”Le Tamerici”, si conclude con le carrozze nuovamente disposte dietro al Phaeton con i due KWPN di Cotic (secondo classificato) in elegante parata. La qualità si è ancor più elevata, in quest’ultima edizione di Incanto Liberty, ciò a detta di tutti gli addetti ai lavori che ormai sono degli habituées di questo appuntamento, e che si sono ritrovati alla cena di gala; ma è stata apprezzata anche da un pubblico meno tecnico che però comincia ad impratichirsi ed a fare domande specifiche su questa meravigliosa attività.

Addirittura, la richiesta di avere almeno undici equipaggi per abbinarli ai siti termali, fatta ben sapendo che i nostri associati avrebbero sì risposto “presente” ma non senza difficoltà, per cui i dirigenti toscani paventavano qualche defezione all’ultimo minuto che avrebbe depotenziato il tutto, è stata soddisfatta con addirittura dodici legni; il che – lo ripetiamo – ha elevato numeri e qualità rispetto agli anni precedenti.

Sarebbe ingeneroso trascurare qualcuno, però l’apertura di questa disamina non può non andare proprio al Team che chiudeva la sfilata con l’ultimo numero, trattandosi di una carrozza Duc Victoria con figuranti di primissimo livello. L’equipaggio di Giuseppe “Pino” Usai infatti ha vinto la classifica speciale, forte di un insieme fatto da splendidi animali, mezzo e costumi di assai alto livello, con in più la monta “a la Demì d’Aumont” che ci rimanda ad un vero e proprio numero di alta scuola, che non si vedeva da quasi DUECENTO anni in Italia! Il jockey della pariglia infatti monta il cavallo di sinistra e ne tiene le redini mentre quello di destra è guidato solo alla voce e con l’aiuto del compagno di coppia. Se questi gira a sinistra si trascina dolcemente dietro il compagno, se questi va a destra e lo “pressa” altrettanto dolcemente l’altro piega verso la stessa mano! Ma ci vogliono sensibilità nelle dita e rapporto fortissimo con gli animali come quello di Usai per riuscire in un atteggiamento che si vede solitamente quando sfilava, nelle grandi occasioni ufficiali, la Regina d’Inghilterra.

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